La carie è un processo in cui i batteri della placca intraprendono la demineralizzazione dei tessuti dentari attraverso la produzione di acidi che derivano dal metabolismo degli zuccheri. Si tratta comunque di una patologia con cause multifattoriali, la cui coesistenza collettiva permette lo svilupparsi della patologia: nel suo sviluppo entrano in gioco la prevalenza di alcune specie batteriche, più cariogene, rispetto ad altre, la presenza o meno di fattori protettivi all’interno della saliva, il tipo di dieta, il tempo e la frequenza di contatto di cibi cariogeni con i denti. La carie si sviluppa partendo dallo smalto fino alla polpa del dente, e a seconda del tessuto interessato si distinguono carie superficiali o dello smalto, carie avanzate e carie profonde entrambe della dentina.
Poichè le carie profonde sono sempre a prognosi incerta e spesse volte il dente coinvolto va incontro a devitalizzazione, sarebbe indicato curarle in fase più precoce possibile così da incontrare minor distruzione tissutale possibile e certezza del trattamento. Periodicità nei controlli e una buona diagnosi mediante visita, esami rx intraorali e test specifici permettono d’intercettare le lesioni cariose nelle fasi più iniziali.
Il trattamento della carie si distingue in diretto e indiretto a seconda dell’estensione della carie e dell’entità di tessuto dentale distrutto.
Caso 1
Caso 2
Caso 3
Caso 4