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Chirurgia2018-10-11T04:58:52+00:00

L’estrazione di un dente si associa ad una fisiologica perdita di osso e gengiva nella medesima area; per tale ragione quando vengono a mancare la giusta altezza e il giusto spessore è richiesta una chirurgia rigenerativa ossea prima dell’inserimento di un impianto.

La chirurgia rigenerativa ossea nasce dall’esigenza di posizionamento degli impianti nella giusta quantità di osso e in posizione utile ai futuri denti, protesicamente ideale.
Obiettivo della terapia parodontale chirurgica è l’eliminazione delle tasche gengivali. Esistono varie tecniche a seconda del tipo di difetto e riassorbimento osseo di cui il paziente è affetto.

L’estrazione degli ottavi o denti del giudizio si rende necessaria quando risultano in disosdontiasi, ovvero malposizionati per carenza di spazio nelle arcate dentarie. Se questo accade risultano inclusi, quindi inutili alla masticazione e causa di molteplici problematiche.

Tipica degli ottavi in disodontiasi è l’inclusione parziale, cioè la copertura di una frazione di dente da parte della gengiva e dell’osso con esposizione della restante superficie al cavo orale. In tale condizione è facile che batteri e residui di cibo rimangano intrappolati e latenti al di sotto di essa, provocando come conseguenza infiammazione gengivale, dolore, gonfiore e difficoltà ad aprire la bocca. Inoltre in tale posizione l’igiene può essere difficile e quindi il dente essere più suscettibile allo sviluppo di carie. Lo stesso può accadere al dente vicino, che può essere danneggiato a tal punto da creare tasche parodontali o lesioni cariose che richiedono la devitalizzazione come trattamento.

Se in posizione anomala il dente può interferire con la masticazione o creare traumi ai tessuti molli attigui. Tale condizione è fortemente sconsigliata, in quanto traumi ripetuti e frequenti nella medesima zona possono nel tempo provocare lesioni mucose oggetto di displasie anche gravi.

Subdole e continue infiammazioni al dente del giudizio possono inoltre provocare lo sviluppo di cisti anche di notevoli dimensioni a discapito dell’osso circostante, il cui trattamento è enucleativo, molto spesso operato in anestesia generale.

In presenza di tali sintomatologia, o per prevenirne l’insorgenza è necessario procedere quindi alla loro estrazione.
Lo studio del paziente, ovvero anamnesi, ortopantomografia, Cone Beam CT quando richiesto e una tecnica chirurgica mini-invasiva consentono di affrontare in sicurezza l’estrazione e di limitare al minimo la sintomatologia post-operatoria.

La sedazione cosciente è una tecnica analgesica sicura e consolidata che permette di affrontare le cure odontoiatriche senza dolore, ansia, paura e stress. E’ una tecnica non invasiva e per questo adatta ad anziani, adulti e bambini e può essere abbinata a qualunque trattamento.

Caso 1

Caso 2

Caso 3

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